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Il giornale "Corriere della Sera" ha pubblicato l'articolo firmato del Console Generale LIU KAN "La prassi cinese per la democrazia, la pace e lo sviluppo"
2022/03/31

Il 31marzo, il giornale "Corriere della Sera" ha pubblicato l'articolo firmato del Console Generale LIU KAN "La prassi cinese per la democrazia, la pace e lo sviluppo", seguente il testo completo:

Si sono tenute di recente le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Pechino registrando un grande successo. La Cina è stata in grado di organizzare per il mondo intero una splendida kermesse olimpica invernale in tutta sicurezza, in maniera essenziale ma al contempo entusiasmante, ed è inoltre riuscita a trasmettere calore ed emozioni tali da infondere nuova forza e speranza alle persone presenti e lontane. Ed in effetti, proprio mentre si svolgevano le Paralimpiadi, in Cina si è tenuta la Quinta Sessione della XIII Assemblea Nazionale del Popolo, così come anche la Quinta sessione della XIII Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese (denominate in breve “due sessioni”): grazie ad esse la Cina ha mostrato al mondo intero lo splendore della democrazia cinese ed ha al contempo portato avanti le discussioni circa i piani cinesi di sviluppo pacifico con gli altri paesi del globo.

La democrazia cinese rappresenta un’innovazione pratica dei valori democratici comuni a tutta l’umanità. La sostanza e il fulcro della democrazia socialista consistono nel fatto che il popolo è padrone del Paese. La democrazia socialista cinese si distingue in particolare per la propria originalità, unicità e per il proprio carattere nazionale, e allo stesso tempo è caratterizzata da un alto grado di apertura, inclusività e cosmopolitismo, con una solida garanzia politica derivante dalla direzione del Partito Comunista Cinese. Grazie al notevole prestigio politico e alle proprie capacità organizzative, il PCC, il più grande partito di governo al mondo, ha alle sue spalle la forza e il supporto di oltre 1.4 miliardi di cittadini cinesi ed è stato infine in grado di realizzare la partecipazione del popolo alla vita politica, la stabilità politica del Paese e a consolidare la fiducia della società nei confronti della politica, in un assetto in cui ognuno di questi fenomeni si completa e si promuove a vicenda.

L’Assemblea Nazionale del Popolo rappresenta un importante vettore istituzionale per la realizzazione di una democrazia popolare dell’intero processo in Cina. Essa rappresenta la forma di democrazia più reale ed efficace, è un tipo di democrazia in grado di risolvere problemi concreti e le sue caratteristiche specifiche si riflettono in molti diversi aspetti della vita pubblica. I principali sono: 1) i deputati dell’Assemblea Nazionale del Popolo sono eletti dal popolo e provengono da ogni ceto sociale e professionale. Le percentuali di membri derivanti dalla classe operaia, dai contadini, dai tecnici professionisti così come donne e rappresentanti delle minoranze etniche sono in costante aumento ed è previsto che si arriverà ad un totale del 12% circa; 2) i desideri e le richieste espresse dai rappresentanti provengono da persone di ogni ceto sociale e vengono raccolte prima di ogni sessione. Tramite le sessioni dell’Assemblea viene infatti promossa l’integrazione delle suddette richieste nel progetto di sviluppo nazionale ad alto livello e alla fine esse divengono volontà del Paese e volontà del popolo. Ho inoltre notato personalmente come in alcuni casi i delegati hanno appreso già durante la sessione, nel corso della seconda giornata di conferenza, che le loro proposte fossero effettivamente state adottate e fossero in fase di elaborazione. Questa è senz’altro una vivida rappresentazione di quanto rapida sia la messa in pratica della democrazia in Cina: è con questa determinazione e convinzione che è possibile avere uno sviluppo per il popolo, uno sviluppo che dipende dal popolo, uno sviluppo i cui frutti vengono condivisi con il popolo; 3) il sistema multipartitico basato su reciproca cooperazione e consultazione politica sotto la guida del PCC rappresenta una garanzia istituzionale per la realizzazione della democrazia popolare dell’intero processo. Il Partito Comunista Cinese, gli otto partiti democratici e i rappresentanti non affiliati a partiti politici conducono in vario modo consultazioni circa le principali misure politiche da adottare a livello nazionale e locale e su altre importanti decisioni da prendere. Questi otto partiti democratici, insieme ai non affiliati, lavorano a stretto contatto intorno alle questioni centrali del Paese, partecipano attivamente alla vita politica e alle delibere del governo, offrono consigli e suggerimenti rappresentando e mettendo in pratica in maniera autentica, duratura e di ampio respiro gli interessi fondamentali della stragrande maggioranza della popolazione così come quelli dei vari gruppi etnici e di tutti i ceti sociali della Cina, svolgendo in questo modo un ruolo di rilievo nello sviluppo del Paese. Allo stesso tempo, il Partito Comunista Cinese accetta consapevolmente e di buon grado la supervisione democratica da parte dei suddetti partiti e dei non affiliati, evitando in tal modo gli inconvenienti che possono derivare da un lato dalla mancanza di supervisione in un sistema monopartitico, dall’altro dalla concorrenza feroce che scaturisce dall’alternarsi di più partiti al potere.

Lo sviluppo cinese fornisce maggiori opportunità per la ripresa dell’economia mondiale. L’ultima sessione dell’Assemblea ha stabilito un obiettivo di crescita del PIL cinese intorno al 5,5% per quest’anno, il che rappresenta una crescita a velocità medio-alta rispetto al picco di 114 trilioni di yuan, corrispondenti a una crescita del 8,1%, raggiunti nel 2021: ciò dimostra il ruolo responsabile che la Cina ha avuto nell’avviare un processo di ripresa e sviluppo dopo che la propria stessa economia era stata fortemente colpita dallo scoppio della pandemia, infondendo fiducia e dando slancio allo sviluppo globale comune di tutti i paesi. La Cina continuerà a aderire al principio generale di progresso stabile, ad attuare in maniera completa, precisa e onnicomprensiva una nuova idea di sviluppo, continuerà ad impegnarsi per velocizzare la messa a punto di un nuovo modello di progresso e ad espandere ad alto livello l’apertura verso l’esterno e quindi promuovere uno sviluppo di alta qualità. La Cina amplierà attivamente le importazioni di prodotti e servizi di alta qualità, continuerà a lavorare per migliorare il business environment, utilizzando al meglio il capitale straniero e rafforzando le misure di tutela della proprietà intellettuale, e inoltre, grazie all’apertura del mercato cinese, fornirà a vari paesi ancora più opportunità di ripresa economica post-pandemia. Noi, in quanto Cina, intendiamo rafforzare la cooperazione di reciproco vantaggio con tutti i paesi del mondo, Italia compresa, condividendo discussioni, progetti, benefici e costruendo insieme una “Nuova Via della Seta (Belt and Road Initiative) di alta qualità per realizzare un modello di collaborazione win-win in molteplici ambiti.

La Cina e l’Italia dovrebbero entrambe cogliere con fermezza l’occasione per riavviare l’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina ed implementare la collaborazione nell’ambito delle imminenti Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del 2026, così come approfondire la cooperazione di reciproco vantaggio in settori come la trasformazione digitale, lo sviluppo verde, l’assistenza medica, la conservazione dei beni culturali e nel turismo e sport invernali: cooperazioni in questi ambiti consentirebbero alle imprese e alle persone dei nostri due Paesi di condividere ancor di più i frutti di questo tipo di sviluppo. E proprio questo è uno dei significati intrinsechi di democrazia.

Il concetto di pace per la Cina consiste in un sentimento umano che abbraccia il mondo intero. Sin dall’antichità, la Cina ha sempre agito secondo il principio “pensa a migliorare te stesso quando sei povero, aiuta ed assisti il mondo quando sei ricco” seguendo la massima morale “ognuno è responsabile di quello che accade nel mondo”. La forza della democrazia cinese non si manifesta solamente nel ruolo guida che il PCC ha avuto nel migliorare la vita del popolo cinese, ma anche e soprattutto nel suo ruolo costruttivo di mantenimento della pace mondiale e di promozione di uno sviluppo comune. La Cina continuerà ad aderire ad una politica estera di pace indipendente e autonoma sostenendo il nuovo modello di sicurezza “comune, globale e sostenibile” nella speranza che le grandi potenze si rispettino a vicenda, mettano da parte la mentalità da Guerra Fredda ed evitino il conflitto aperto per poter gradualmente costruire un quadro generale di sicurezza bilanciato, efficace e sostenibile sia a livello globale che a livello regionale. In tal modo sarà possibile portare avanti la costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso, attuare una serie di progetti e iniziative di sviluppo globale e promuovere valori comuni a tutta l’umanità. La Cina ha sempre lavorato per costruire la pace mondiale, è sempre stata una dei maggiori contributori allo sviluppo globale e un difensore dell’ordine internazionale; nel corso della storia, la Cina non ha mai invaso altri paesi, non ha mai imposto ad altri la propria volontà, non lo ha mai fatto in passato, non lo fa ora e mai lo farà in futuro. La Cina è disposta a collaborare con l’intera comunità internazionale per apportare nuovi e maggiori contributi alla promozione di pace, stabilità, sviluppo e prosperità nel mondo.

Come dice un vecchio detto cinese, “non siamo soli sulla Via, e il mondo è tutto una grande famiglia”. Oltre 2000 anni fa l’antica Via della Seta collegava la Cina con l’antica Roma, distanti migliaia di chilometri l’una e l’altra. Esprimo la mia sincera speranza che la Cina e l’Italia, che si trovano entrambe in un’epoca di cambiamenti secolari, possano continuare a fare affidamento sull’iniziativa della Nuova Via della Seta per rafforzare il dialogo reciproco e lo scambio culturale tra le proprie due civiltà, continuare a spargere i semi della pace, scrivere nuove storie di amicizia e fratellanza, uniti mano nella mano per superare assieme i tumulti globali di questo periodo.